Chi gestisce un’azienda è sempre di corsa e deve continuamente rispondere a mille input che vengono dai collaboratori e dai clienti. Il primo cliente da ascoltare è chi ha reso possibile l’avventura che state vivendo: voi stessi.

Siete il vostro primo ispiratore e stratega. E’ necessario quindi trovare il tempo di mettere in pausa la routine quotidiana per dare spazio a voi stessi, alle vostre idee e visioni. Sembra poco pratico ma è quello che vi permette di produrre novità e innovazione nella vostra azienda: un aspetto fondamentale che i vostri clienti, anche se non vi chiedono, si aspettano.

Serve innanzitutto pianificare le proprie pause dalla routine in modo da avere del tempo per pensare. Questa è l’arma strategica principale che disponete: pensare! Strappate del tempo a fardelli di cui si possono occupare anche i vostri collaboratori e fatevi una passeggiata, lasciate l’ufficio e respirate aria diversa. Ossigeno per la mente, per gli occhi, per il futuro.

Ok, una volta staccato dalla routine, che uso facciamo del nostro tempo?

Chiediamoci che priorità abbiamo. La prima potrebbe riguardare il numero dei nostri clienti: ne abbiamo a sufficienza? Se la risposta è no serve esplorare nuovi potenziali clienti o addirittura creare nuovi prodotti o servizi per aumentare il bacino dei potenziali clienti. Se invece ci accorgiamo di avere una buona base di clienti, allora è il momento giusto per crescere e investire.

Investire in cosa? In mezzi, come ad esempio locali più ampi o meglio posizionati, oppure in strumenti come ad esempio un miglior marketing o sistemi di promozione della propria azienda, o ancora si può investire nelle proprie risorse umane migliorando il rapporto con i collaboratori, creando uno spirito di squadra sempre più forte che ‘magicamente’ produrrà introiti maggiori in un clima di collaborazione invece che di stress.

Si può investire anche nel numero dei collaboratori (esterni o interni) pensando al carico di lavoro di oggi e del carico di lavoro che potremmo avere fra un anno se tutto andrà come ci aspettiamo. Che budget potrei riservare per migliorare la mia squadra in termini di numero e di coesione/efficienza? Che numeri mi aspetto di fare in più nel corso dell’anno che ho di fronte?

Questo è senz’altro un ottimo modo per investire il tempo che vado a sottrarre alla mia routine.

E ancora potrei chiedermi: ci sono spese generali che potrei tagliare? Potrei dare in outsorcing (esternalizzare) alcuni lavori? Quali? In base a queste risposte potrei rimodellare la mia azienda rendendola più agile e fare un doppio lavoro con un solo gesto: rimodellare l’azienda sulle migliori attitudini dei dipendenti e insieme far aderire i dipendenti, in modo ancora più convinto, alla visione dell’azienda. Non male per un po’ di tempo passato a pensare fuori dalle mura aziendali..

Infine, ho un piano di crescita? Dove vedo me stesso e il mio business fra 3 anni? Quali sono i 5 obiettivi che vorrei raggiungere nei prossimi 3 anni? Quali sono i 5 passi che devo compiere per raggiungere i miei obiettivi?

Allora buona pausa. E chiamate, se volete mettere il turbo.